Messina Servizi – La UIL Messina: ci accusavano di remare contro, ma eravamo gli unici a conoscere la rotta. Adesso si dia un vero servizio alla città.
Ormai la strada è stata tracciata, non è consentito perdere altro tempo e non ci sono più margini di errore: la MessinaServizi Bene Comune è realtà. Nonostante l’inutile tempo perso in stucchevoli diatribe ideologiche e strumentali la nuova società già da un mese lavora praticamente a pieno regime, adesso bisogna solo metterla nella condizione di poter camminare sulle proprie gambe, garantendo tutti i posti di lavoro e chiudendo definitivamente i conti con quel passato che si chiama Messinambiente.
Lo dichiara il segretario generale della UIL Messina Ivan Tripodi , in vista anche della riunione convocata dalla Srr e fissata per il prossimo martedì, lanciando un messaggio chiaro e forte.
Ribadiamo con forza che non c’è più tempo da perdere, si può finalmente procedere al transito dei lavoratori tramite la Srr così come prevede la Legge 9 del 2010 e così come questo sindacato ha ripetuto per mesi, battendosi in ogni sede per garantire il rispetto delle normative e la massima garanzia occupazionale a tutti i dipendenti di Messinambiente. La Regione lo ha detto a chiare lettere con l’ultima nota del Dipartimento Rifiuti: l’unica via per il passaggio dei lavoratori è quella indicata dalla Legge 9 e dalle linee guida che l’Ispettorato del Lavoro di Messina aveva tracciato mesi fa. Si è inutilmente perso tempo che poteva essere sfruttato per avviare la MessinaServizi Bene Comune per fare una guerra santa nei confronti dell’Ispettorato e di chi, come la UIL, si è battuta affinché si procedesse secondo la legge, senza prendere scorciatoie che avrebbero sicuramente agevolato qualcuno a discapito dei tanti lavoratori che operano nel settore e della stessa nuova società che non può essere impostata sulle vecchie logiche con cui è stata gestita Messinambiente.
La MessinaServizi, società interamente pubblica a cui puntiamo però – continua Tripodi – dovrà essere gestita con quella visione ampia e manageriale che in questi anni è totalmente mancata ed è questo il momento per chiudere tutta l’operazione perché ormai la campagna elettorale è entrata nel vivo e non possiamo pensare di lasciare in stand by un’operazione così importante per i lavoratori, per il servizio e per la città. L’amministrazione Accorinti in ha perso quasi quattro anni dietro il sogno di una Multiservizi e poi di un’Amam acqua e rifiuti fino alla decisione di creare una nuova società che prendesse il posto di Messinambiente. Altro tempo prezioso è stato sprecato per decidere come dovevano transitare i lavoratori, quando bastava limitarsi ad applicare la normativa, come ripetiamo dallo scorso agosto. Adesso però non ci sono più scuse, la partita è ormai alle ultime battute, dobbiamo solo scrivere il finale di questo libro per poter iniziare a scrivere il nuovo corso di MessinaServizi Bene Comune.
Ci auguriamo che MessinaServizi Bene Comune rappresenti davvero un nuovo modo e modello di gestione dei servizi di igiene ambientale. Crediamo che il nuovo corso debba necessariamente passare da una nuova pianta organica che possa garantire migliore efficienza nei servizi e valorizzare le risorse interne dell’azienda. Altro nodo cruciale sarà il Piano Industriale che la governance guidata dal Direttore generale Aldo Iacomelli sta mettendo a punto: speriamo di poterci confrontare su un Piano concreto e non un libro dei sogni, Messina parte da una percentuale di raccolta differenziata bassissima che si attesta sul 14,26% e gli ultimi dati dell’Ufficio speciale della Regione Sicilia l’hanno collocata alla posizione 284 su 390 comuni siciliani. E’ sicuramente da questi numeri che bisognerà partire, la raccolta differenziata è la strada da seguire per migliorare i servizi, abbassare i costi di smaltimento in discarica che ancora oggi ci costano più di 10 milioni di euro annui che pagano i cittadini con la Tari.
Tra l’altro lo scenario in cui si dovrà muovere la nuova società si inserisce in un quadro regionale che proprio in queste settimane sta facendo finalmente dei passi concreti sul disastrato settore dei rifiuti. La giunta del presidente Nello Musumeci ha già confezionato il nuovo Piano stralcio dei rifiuti per la Sicilia, ci sono già le prime linee guida che puntano soprattutto all’incremento della raccolta differenziata. Insomma, la Sicilia vuole tornare a programmare il comparto rifiuti e anche Messina in questo momento può scegliere di riprendere in mano la programmazione reale senza dover rincorrere la continua emergenza, come invece è accaduto negli ultimi anni.
Occorre chiudere questo capitolo costellato da troppe ombre e personalismi – conclude la UIL – con l’unico obiettivo di consegnare alla città una società solida , efficiente e virtuosa che non sia il clone fallimentare delle precedenti esperienze.