“Esprimiamo profonda soddisfazione e sincero compiacimento per l’esemplare indagine condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Taormina, coordinata dal Gruppo di Messina, che ha scoperto e smascherato un’enorme mole di lavoro nero ed irregolare in una Rsa della provincia. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno evidenziato come in questa Rsa ben 36 lavoratori su 40 erano totalmente in nero, nonché sottopagati e addirittura umanamente vessati ed umiliati. Una situazione surreale che sembra appartenere ad epoche ed emisferi lontani. Purtroppo, è la tragica realtà che, troppo spesso, vivono i lavoratori del nostro territorio“ lo ha affermato Ivan Tripodi, Segretario generale della Uil Messina.
“Secondo quanto drammaticamente emerso dalle accurate indagini, accanto allo sfruttamento dei lavoratori e alle elusioni fiscali e contributive, nella Rsa oggetto del provvedimento vigeva un clima di pesante intimidazione nei confronti dei lavoratori che rasentava lo schiavismo. Quanto avvenuto conferma nella sua cruda realtà quanto affermiamo e denunciamo da molto tempo, vale a dire l’esplosione del lavoro nero e la mancanza di tutele per i lavoratori, purtroppo, piegati e ricattati dal bisogno e dalla fame. Pertanto, nel ringraziare la Guardia di Finanza per la preziosa attività investigativa svolta, auspichiamo un ulteriore rafforzamento dei controlli e delle attività investigative finalizzate a contrastare il lavoro nero e a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori” ha concluso il Segretario generale della Uil Messina Ivan Tripodi.
Messina, 20.11.2020
L’Ufficio Stampa