“E’ imminente e pressoché scontata l’approvazione di un decreto legge in materia di infrastrutture, al quale il governo ha posto il voto di fiducia, che, a seguito dell’accoglimento di uno specifico emendamento presentato da sei deputati leghisti, prevede la nomina di un commissario straordinario per la realizzazione del porto di Tremestieri. Nonostante il sensibile ritardo con il quale si è assunta questa importante decisione e al netto della “faida politica” che presumibilmente ha portato a questa tardiva decisione, si tratta di una soluzione che, da oltre due anni, proprio la Uil messinese, in maniera solitaria, lanciò pubblicamente proponendola alla rappresentanza parlamentare e, più in generale, alla classe politica espressioni del territorio. Si tratta di una proposta che, sull’esempio di quanto avvenuto nella ricostruzione del ponte Morandi di Genova, mirava a sbloccare i lavori per la costruzione di un’operache, nei fatti, si erano fermati ed impantanati con i concreti rischi di realizzare l’ennesima opera incompiuta. Pertanto, la decisione parlamentare fa piena giustizia nei confronti di coloro i quali, responsabili unici del disastro odierno di Tremestieri, avevano ironizzato e derubricato la nostra proposta come inutile ed irrealizzabile. Pertanto, auspichiamo che, a strettissimo giro, si proceda alla nomina di un commissario straordinario competente ed all’altezza della sfida epocale. E’ indispensabile una figura che si apra e discuta con la città e, contestualmente, che si confronti con le forze sociali al fine di dare risposte concrete sul piano occupazionale attraverso il pieno coinvolgimento delle maestranze del nostro territorio” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica, e Nino Di Mento, segretario generale UILTrasporti.
“Il porto di Tremestieri rappresenta un’opera fondamentale e strategica per il futuro di Messina e del suo territorio; un’opera che, nonostante gli inutili roboanti e annunci che negli anni scorsi caratterizzarono i vertici della stazione appaltante, è rimasta impantanata nelle sabbie mobili ed è già costata decine di milioni di euro della collettività a fronte de uno stato dei lavori ben al di sotto del 20% sul totale. Nei mesi scorsi l’impresa appaltante, la Nuova Coedamar di Chioggia, ha ceduto, dopo una lunghissima ”gestazione”, il ramo d’azienda alla subentrante Bruno Teodoro spa. Contestualmente vi è stato un sensibile rifinanziamento dell’opera attraverso ingenti impegni finanziari da parte del Ministero, della Regione e dell’Autorità di sistema portuale che porterà il costo finale previsto per l’appalto dell’opera da 72 milioni a oltre 113 milioni di euro. La nomina del commissario straordinario non consente più alibi a nessuno. Il tempo delle parole è finito e Messina, stanca di questa patetica telenovela, pretende che il porto di Tremestieri venga realmente ultimato nei 24 mesi annunciati al fine di ripensare il suo assetto urbanistico, a partire dal waterfront. La Uil, come sempre, farà la sua parte con serietà e zelo mettendo al centro le persone, il lavoro e l’occupazione: elementi che, in tempi recenti, hanno caratterizzato l’impegno sindacale per rimettere ordine e legalità nella giungla contrattuale che caratterizzava i lavoratori del porto di Tremestieri” hanno così concluso Tripodi, De Vardo e Di Mento.
Messina, 26 luglio 2024
L’Ufficio Stampa